lunedì 16 novembre 2009

New look


Teatro Kabuki-za, Ginza

Mi sono resa conto che i miei post sono diventati, lunghi, lunghissimi. Proverò a darci un taglio.Smetto da domani però.
Ho letto ieri la storia/cronaca di Yoani Sanchez, la blogger cubana che sta pagando in prima persona la censura ai tempi del web. Vi invito a leggere il suo di blog.

http://desdecuba.com/generaciony/

Mi sento fortunata a poter scrivere, sopratutto leggere liberamente sul web quello che voglio. A proposito di libera manifestazione delle proprie idee, sono stata la scorsa settimana al teatro, Kabuki-za, quì a Tokyo. Ho trovato il biglietto più ecomomico per assistere ad un classico del genere samurai: meglio noto in occidente come La vendetta dei 47 samurai o il 47mo Ronin. Il teatro edificato nel 1889, sarà demolito, con molta probabilità interamente, fra 165 giorni. Ho chiesto alla mia studentessa di Italiano se per caso i tokiesi si stanno mobilitando per salvare quello che si può. Mi è stato detto che in realtà non esiste nessun comitato o gruppo di sostegno in favore del vecchio teatro, o se esiste manifesta dissenso alla giapponese, ovvero molto contenuto da non richiamare tanta attenzione. Lei stessa ammette che la cultura giapponese è fatta così, ovvero “aspettare che siano sempre gli altri a fare qualcosa, che però anche noi condividiamo”. Sarà solo una questione giapponese? Il quartiere in cui vivo, ha ancora palazzi di pochi piani, due, tre. Qualcuno ha fissato all’uscita della metro delle lenzuola che esprimono disapprovazione per un nuovo edificio di molti piani, che verrà tirato su nei prossimi mesi e che cambierà decisamente la vita di chi vive nelle piccole case intorno. Una specie di "piano casa" perenne, attuato dalle grosse lobby immobiliari tokiesi.


Asahi Beer Hall, lungo il fiume Sumida. L'edificio progettato da Philippe Stark, è di proprietà della Asahi, uno dei più importanti produttori di birra in Giappone. Il "coso" in cima dovrebbe essere una fiamma...

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